18 novembre
2013
A FUMETTI, LA STORIA DELLA PRIMA CASSA RURALE
“Oggi faremo un viaggio
nella nostra storia. Solo conoscendo il passato possiamo vivere il presente e guardare
fiduciosi al futuro”, così la giovane insegnate si rivolge ai suoi alunni,
sulla corriera che li porterà a Loreggia. E così prende il via “Non è la solita
storia”, graphic novel pubblicato da pochi giorni dall’editrice Ecra per conto
della Federazione Italiana Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, che
narra di una scolaresca padovana in gita d'istruzione e della scoperta loro (e
dei lettori) di un capitolo della storia veneta e italiana avvolto dalla
polvere del passato.
Già i trenta chilometri che
separano i ragazzi dalla meta del viaggio, diventano, nelle pagine iniziali,
l’occasione per evocare visivamente il tempo andato, quando l’aristocrazia
regnava e nelle campagne dilagava la miseria e, nel contempo, per descrivere
l’impetuosa evoluzione economica che, in una manciata di decenni recenti, ha
mutato il panorama agreste del nord-est in una continua, gremita sfilata di
capannoni industriali.
L’arrivo a villa Polcastro
Wollemborg Gomiero di Loreggia
rappresenta, poi, la ragione stessa del viaggio e coincide con la
“entrata in scena” di un personaggio poco noto, ma che appartiene al capitolo
più innovatore dell’epopea ottocentesca e liberale del nostro paese.
Si chiamava Leone Wollemborg
e proprio a Loreggia, centrotrent’anni fa, il 9 luglio 1883, fondava la prima
Cassa Rurale italiana, con l’intento di offrire ai fittavoli e ai contadini in
genere la possibilità di ottenere prestiti a basso interesse e di lunga durata
così da acquistare lotti di terreno sufficienti al sostentamento della famiglia,
spesse volte numerosa.
L’esperienza ebbe tale
successo, da diffondersi rapidamente in tutto il Veneto e in tutta Italia,
tanto che nell’arco di pochi anni le Casse Rurali diventarono centinaia.
“La nostra fortuna –
dichiarava Wollemborg – non può fondarsi sullo sfruttamento degli altri, ma
deve essere posta al servizio degli altri”.
Nato a Padova nel 1859 da un
famiglia ebrea di origine tedesca e laureatosi in Giurisprudenza a soli
diciannove anni, Wollemborg, liberale e progressista, sarebbe poi diventato
deputato, senatore (sua la legge che permetteva la vendita a prezzo popolare del
chinino, farmaco indispensabile per debellare la malaria) e, per pochi mesi,
addirittura Ministro delle Finanze.
A lui, ai suoi ideali cooperativistici, è dedicato il
libro“Non è la solita storia”, messo a disposizione dei propri clienti dalla
Federazione Italiana Banche di Credito Cooperativo o acquistabile via internet
al prezzo di 10 euro.
Il libro, in brossura, è composto da novantasei
pagine di fumetti a colori, sceneggiati dallo scrittore bergamasco Marco
Carminati e illustrati con una tecnica grafica suggestiva e coinvolgente da Emanuele
Fucecchi, vignettista romano che vanta collaborazioni con Il Fatto Quotidiano,
Avvenire, Il Foglio, Linus e con varie trasmissioni televisive.
“Trovo la figura di Wollemborg – ci ha dichiarato
Fucecchi – molto interessante. Penso sia davvero una di quelle persone che
cambia, nel suo tragitto, il corso della storia. Che fa cose fortemente diverse
da quelle che l'educazione e la famiglia sembrerebbero suggerirgli. Uomini di
discontinuità che portano il testimone qualche bivio più avanti. Mi è piaciuto
intuirne temperamento e umanità dai tratti del viso, nelle poche sbiadite foto
in cui è rimasto impresso.”