Buon compleanno Altan!

30 settembre 2012
Buon compleanno Altan!


Se non ci fosse stata la guerra, probabilmente Altan avrebbe avuto i natali a San Vito al Tagliamento, dove vivevano i suoi genitori. Ma il padre, Carlo Tullio Altan (che sarebbe diventato uno dei massimi esperti di antropologia culturale in Italia) fu costretto a indossare la divisa e a partecipare agli eventi bellici – prima come ufficiale in Albania poi come partigiano nelle file del Partito d’Azione – e così la madre, rimasta sola, scelse di trascorrere i mesi della gestazione tornando nella famiglia di origine che abitava in un palazzetto di via Roggia, a Treviso.
Fu per questa ragione che qui, nel capoluogo della marca, all’Ospedale dei Battuti in piazza San Leonardo, il Maestro indiscusso della satira politica e sociale italiana, vide la luce il 30 settembre del 1942.
Oggi, dunque, Francesco Tullio Altan festeggia i settant’anni, coronati, proprio in questo mese, dal raggiungimento di prestigiosi traguardi professionali: il mensile edito da Franco Cosimo Panini e intitolato alla Pimpa, la cagnetta a pois da lui inventata nel 1975 per divertire la figlia, ha raggiunto il trecentesimo numero e quindici giorni fa, la rassegna di satira politica di Forte dei Marmi, gli ha conferito il Premio alla Carriera per celebrare, come dice la motivazione, “il suo Cipputi, i suoi uomini brutti e flaccidi, le sue donne in grembiule e bigodini e i suoi inquietanti ombrelli”.
Predisposto all’arte, Francesco Altan è stato fin da bambino.
Ha appena tredici anni e frequenta le medie a Bologna, dove la famiglia si è trasferita, e già due sue illustrazioni a colori vengono pubblicate nell’antologia “Voci di Poesia” curata da una sua insegnante per le Edizioni Scolastiche Mondadori.
Dopo il liceo classico, si iscrive alla facoltà di architettura di Venezia, ma non raggiunge la laurea preferendo dedicarsi al disegno (realizza immagini per il settimanale Le Ore e, alla fine degli anni Sessanta, vignette e illustrazioni per il mensile Playmen) e al cinema, come sceneggiatore e scenografo.
Nel 1970 si trasferisce in Brasile dove prosegue l’attività nell’ambito cinematografico e televisivo e firma i suoi primi fumetti che appaiono sulla rivista satirica O Pasquim e nell’inserto per l’infanzia del Jornal do Brasil.
A Rio de Janeiro, Altan conosce la costumista Mara Chaves, che diventerà sua moglie ed è li che nel 1971 nasce sua figlia Francesca.
Tornato in Italia con la famiglia, inizia una lunga collaborazione con la rivista Linus, realizzando, nel 1974, il personaggio di Trino, un dio umile e plebeo costretto a completare la Creazione da un padrone cinico e spietato, cui seguono nel 1976 il celeberrimo Cipputi – metalmeccanico comunista diventato sinonimo della classe operaia – e poi i racconti a fumetti Colombo, Cuori Pazzi, Sandokan, Friz Melone, Macao, Ada, Franz, oltre a centinaia di esilaranti vignette satiriche, nelle quali, ancora oggi su l’Espresso e Repubblica, egli, come ha scritto Ezio Mauro “fotografa la realtà italiana più di uno studioso e svela il senso nascosto delle cose”.
Altan, dunque, spegne settanta candeline e continua a produrre immagini e parole che lasciano il segno, a manifestare nelle forme più varie la freschezza della propria creatività.
Le sue vignette gremiscono i volumi AltanTerapia (Salani) e Donne Nude (Longanesi), mentre, per i bambini, sono appena usciti due preziosi libricini: “Piccolo uovo. Chi è il più ricco del reame”, illustrato su testi di Francesca Pardi (edizioni Lo Stampatello), e “Ninna nanna dei sogni” scritto da Gianmaria Testa per l’editore Gallucci; fra poco, inoltre, andrà in stampa “Caccia alla Pimpa”, racconto illustrato che si preannuncia come una delle strenne più richieste dai bambini per il prossimo Natale.
“Oltre alle vignette e ai fumetti – ci ha detto – ho disegnato le scenografie di un dittico di Maurice Ravel, “L’heure espagnole” e “L’Enfant et le sortileges”, che andrà in scena dal 16 ottobre al Teatro Massimo di Palermo. Si è trattato di un lavoro stimolante che mi ha dato modo di creare immagini fantasiose e oniriche. E poi c’è Olivia, mia nipote, che ha iniziato la prima elementare. Per me, fare il nonno è un lavoro bellissimo.”
Buon compleanno Checco!